Giro delle Calabrie 2010

Dal 29 maggio all’1 giugno si è corso il “Giro delle Calabrie 2010” manifestazione per auto d’epoca (la cui messa in produzione del modello risaliva al massimo al 1960) con la quale si è voluto rievocare la gara di velocità su strada corsa dal 1949 al 1960 sulle strade della Calabria, descrivendo col suo percorso un gigantesco otto di oltre 760 km da cui ha preso appunto l’appellativo di “Gigantesco Otto” e che ha visto protagonisti i più grandi piloti di allora sulle strade della Calabria.

Il vincolo della configurazione pre 1960 delle vetture è stato imposto in modo da riportare sul tracciato auto che a suo tempo avrebbero potuto davvero partecipare alla gara rievocata. E non sono mancate vetture che vi hanno partecipato davvero.

In tutto, hanno preso parte alle rievocazione 41 equipaggi provenienti da tutta Italia. Il gruppo più nutrito proveniva quest'anno da Arezzo, mentre il concorrente più lontano proveniva da Bassano del Grappa.

Alle verifiche tecniche in piazza Prefettura a Catanzaro, tutte le vetture sono state punzonate con il sigillo originale in piombo del 1949.

Anche questa edizione è stata curata dall’Automobile Club di Catanzaro che è stato coadiuvato nell’organizzazione dai club Catanzaro Corse Club 2 Mari e Rende Autostoriche.

Madrina d’eccezione è stata Anneliese Abarth, moglie del grande Carlo Abarth, che ha percorso tutto il giro alternando la sua presenza sulle Abarth presenti.

La Signora Anneliese Abarth

Malgrado le fatiche del giro, quasi tutte le vetture sono giunte al traguardo, ad eccezione di sole tre vetture. Tra queste una MG A Spider del 1957 che ha purtroppo subito un principio di incendio, ma subito domato in quanto verificatosi alla postazione di controllo a timbro di Soveria Mannelli dove il personale presente ha subito provveduto ad evitare danni maggiori. L'equipaggio ha poi proseguito la manifestazione con una Porsche 911 targa fornita da un altro concorrente. Si sono inoltre fermate una Lancia Augusta del 1936 e una Lancia Aurelia B21 del 1951 che non hanno ben sopportato le difficoltà della tappa di montagna che ha portato i concorrenti a disputare la prova a cronometro di Montescuro a 1800 m s.l.m.

Alla fine, all’arrivo a Catanzaro, le prove di abilità a cronometro hanno visto trionfare l’equipaggio Bernaudo-Caligiuri del club Rende Autostoriche di Rende (CS) su Fiat 1500 6C Palanca del 1939 (con 30 penalità) che ha preceduto la coppia Tuberoso-Poli del Balilla Registro Italiano di Arese (MI) su Fiat Balilla Coppa D’Oro del 1934 (con 89 penalità) e l’equipaggio Bianchi-Zangarelli del Camep di Perugia su Alfa Romeo Giulia Sprint del 1962 (con 93 penalità).

L’equipaggio primo classificato, oltre al trofeo realizzato in vetro dall’artista cosentino Pierluigi Moriranno, si è aggiudicato anche la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che anche quest’anno ha dato il suo alto patrocinio alla manifestazione, a ricordo di quando, fino al 1960, il Gigantesco Otto si fregiava del titolo “Coppa Presidente della Repubblica”.

Nella sezione ALBUM del sito, sono visibili numerose foto della manifestazione.