Giro delle Calabrie 2009

Dal 29 maggio all’1 giugno scorso si è tenuto il “Giro delle Calabrie 2009” manifestazione per auto d’epoca (la cui messa in produzione del modello risaliva al massimo al 1960) con la quale si è voluto rievocare la gara di velocità su strada che fino al 1960 ha visto protagonisti i più grandi piloti di allora sulle strade della Calabria. Il Giro, denominato ora come allora “il gigantesco otto”, è stato organizzato dall’ACI di Catanzaro che si è avvalsa della collaborazione del Catanzaro Corse Club Due Mari e del Rende Autostoriche. Anche tale rievocazione, come avveniva per la gara di velocità, si è potuta fregiare del patrocinio del Presidente della Repubblica il quale ha inviato una coppa e la medaglia della Repubblica per premiare i vincitori.

Dopo le verifiche tecniche, effettuate in piazza Prefettura a Catanzaro il 29 maggio, dove le vetture verificate sono state punzonate con il sigillo originale della gara di 49 anni fa, le vetture hanno preso il via con un cronoprologo notturno partendo dalla pedana posta nell’esatto punto sul Corso Mazzini da cui partiva la gara rievocata. Gli equipaggi erano provenienti da tutta Italia, con il gruppo più numeroso proveniente da Arezzo. Erano presenti vetture di assoluto pregio, come la Lancia Astura Cabriolet del 1938 del romano Mario Ferri che ahimè per lui ha vinto il premio per il pilota più sfortunato avendo rotto una sospensione della sua vettura il primo giorno durante il cronoprologo. Non si è tuttavia demoralizzato ed ha continuato ed ultimato il Giro a bordo di una Panda dell’organizzazione.

La Lancia Astura Cabriolet (1938) del romano Mario Ferri

Il Giro ha attraversato tutta la Calabria sulle stesse strade della gara di velocità per 720 km mettendo a dura prova uomini e mezzi, in particolare nella tappa Silana che ha portato i concorrenti fino a 1900m slm in corrispondenza di Montescuro.

La gara di regolarità con prove a cronometro, alla fine ha visto vincitrice la coppia De Simone - Concoreggi di Palermo su Lancia Ardea che si sono aggiudicati la coppa e la medaglia inviati dal Presidente Giorgio Napolitano. Staccata di pochissimo la coppia Mariotti - Amancio di Perugia su Alfa Romeo Giulietta SS e terzi Falcone - Passanante di Cosenza su Porsche 356.

La madrina della manifestazione Maria Teresa de Filippis è stata di una gentilezza unica ed alla faccia dei suoi 84 anni si è fatta tutto il Giro (ma su un auto dell'organizzazione) elargendo sorrisi, interviste ed autografi ad ogni sosta ed ha ricordato le sue partecipazioni alla gara di una volta.

Il padrino è stato invece Domenico Scola, pluridecorato campione di vari campionati nazionali della montagna, che invece ad 88 anni si è fatto tutto il Giro con l'Abarth OT1300. A Montescuro ha ricevuto dai piloti che avevano appena concluso la gara in salita della Coppa Sila, un premio alla carriera. Da notare che se non avesse partecipato al Giro delle Calabrie, avrebbe ancora partecipato con la sua Sport Prototipo 3000 alla stessa gara di Montescuro (non a caso detiene il record mondiale di pilota più longevo ancora in attività).

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